Chi di voi ha mai usato un "marker" per l'addestramento del vostro cane? Cos'è il clicker? Sapevate che grazie a questo piccolo strumento noi possiamo insegnare al nostro peloso una miriade di tricks che lo divertiranno e lo appagheranno un sacco?
Il clicker è una scatolina che emette un suono metallico e serve essenzialmente per "fotografare" o marcare un comportamento! Ma per capirne bene il significato però, è bene partire dalle origini!
Il "clicker training" ovvero il metodo che serve ad indicare questo particolare tipo di addestramento nasce negli anni '50 grazie al professor B. F. Skinner dell'università di Harvard negli Stai Uniti durante gli anni in cui gli studi sul comportamento animale erano molto intensi. All'epoca l'animale veniva visto prettamente come una cavia da laboratorio e questa sperimentazione risultò particolarmente utile per capire la mente degli animali e modellarne il loro comportamento. In particolare Skinner utilizzava ratti e piccioni messi in apposite scatole chiamate "Skinner box" e ne studiava il comportamento quando un'azione da lui selezionata (ad esempio la pressione di una leva o un pulsante con il becco o le zampe) ne consentiva un rinforzo in cibo. Skinner notò subito come le azioni che portavano al rinforzo che erano inizialmente messe in atto in maniera fortuita venivano pian piano acquisite e quindi apprese dall'animale. Sulla base di questo studio egli scoprì che tutte le volte che veniva pigiata la leva per l'ottenimento del cibo c'era un rumore particolare che stimolava l'animale. Rumore che oggi conosciamo attravero il clicker. Skinner capì quindi, che per i comportamenti più complessi avrebbe potuto riprodurre il suono metallico e successicamente rinforzare tutte le volte che l'animale faceva una mossa verso la risoluzione dello stesso. In modalità step by step. Lo studioso chiamò quindi questo processo "condizionamento operante" e lo oppose alle teorie fino ad allora conosciute del "condizionamento classico" di Ivan Pavlov (1929).
Nel condizionamento classico l'animale apprendeva per l' associazione di uno stimolo ad una risposta, per cui nel caso del cane, per un certo numero di volte gli veniva proposta la ciotola piena di cibo, alla cui sola vista, provocava la salivazione; fu poi abbinata successivamente una campanella che suonava al presentarsi della ciotola, per cui dopo tali prove di condizionamento venne dimostrato che la salivazione arrivava anche solo al suono di quest'ultima, tale apprendimento, quindi, avveniva in maniera meccanica. Scoperta che riteneva l'animale una semplice macchina priva di coscienza e di intelligenza.
Con l'avvento del condizionamento operante, l'organismo aveva la possibilità di reagire nell'ambiente circostante per l'ottenimento di uno scopo. L'animale quindi, doveva ingegnarsi elaborando un comportamento del tutto nuovo atto alla risoluzione di un problema. Comportamento che veniva attuato per prove ed errori. Gli errori venivano cancellati dal bagaglio esprienzale dell'animale, mentre i giusti comportamenti che lo portano verso la risoluzione del problema venivano riprodotti con più frequenza. Scoperta che rivoluzionò la vecchia e semplicistica teoria dell'animale ritenuto privo di pensiero. Nel 1951 una giovane dalmata di nome Aries passò alla storia come il primo cane ad essere addestrato in "clicker training". Possiamo dire infine, che il clicker si rende utile nella costruzione di comportamenti complessi e articolati.
Se anche tu hai voglia di sperimentare questa bellissima tecnica chiamami.... faremo del tuo cagnetto un super cane!!!! Ps: usalo solo con l'ausilio di un esperto. Mi raccomando!!!