Per approcciarsi correttamente a un cane è bene conoscere alcune cose di fondamentale importanza. Prima di tutto è necessario:
- avere una minima conoscenza anatomica dell’animale;
- sapere in che modo e se è il caso di avvicinarsi;
- saper riconoscere eventuali segnali calmanti.
Capita a volte che alcuni cani, a causa della loro esperienza, non hanno buona consapevolezza del proprio corpo, e di conseguenza non amino essere accarezzati. Qualcuno addirittura non conosce proprio la carezza, oppure è stato traumatizzato dall’uomo a tal punto che non si lascia nemmeno avvicinare dalle persone. Ciò che verrà spiegato di seguito è il modo corretto di avvicinarsi al cane e di procedere al giusto contatto fisico con lui. Lavorando sulla calma, poiché anche la carezza, se fatta correttamente, può portare alcuni soggetti a raggiungere uno stato di calma. La carezza è un segnale di attenzione che il proprietario offre al cane. Imparare ad accarezzare correttamente il cane significa anche sapere come e quando accarezzarlo. Ci sono cani che vengono manipolati ogni volta che chiedono attenzioni: quando abbaiano, quando non riescono a stare fermi e appoggiano il muso o le zampe sulle nostre ginocchia mentre siamo seduti e così via. Attraverso la carezza dobbiamo quindi far capire al cane che il suo stato di calma è per noi una cosa gradita e la carezza non è altro che un premio al suo comportamento, oltre ad aiutarci a continuare a rilassare il cane. La calma è la base di una corretta educazione del cane poiché lo aiuta a integrarsi nella vita umana. Ma la carezza è molto importante anche perché ci permette di valutare la disponibilità da parte del soggetto nel farsi manipolare; di conseguenza ci permette di farci un’idea migliore del suo trascorso di vita o di socializzazione primaria e secondaria, valutando le eventuali paure e insicurezze. La carezza ci permette anche di valutare il tipo di relazione che l’animale ha con il proprietario e il livello di fiducia e complicità che c’è fra i due. Ogni volta che analizzeremo un cane dovremo sempre tener presente la soggettività, le motivazioni di razza e le esperienze vissute. Ci avvicineremo al cane con calma e facendo una curva valutando il suo stato di arousal (stato emozionale) che dovrà essere intermedio, poi ci metteremo al suo fianco assumendo la posizione d’accoglienza (accucciati). A questo punto, sarà probabile che sia il cane ad avvicinarsi a noi. Quindi faremo scorrere la mano lungo il fianco che il cane ci offre, partendo dalla spalla e arrivando alla coscia, facendo attenzione a non accarezzare troppo velocemente o troppo intensamente, perché rischieremmo di innalzare lo stato emozionale del cane. La mano dovrà scorrere lentamente e con una pressione proporzionale alle dimensioni fisiche dell’animale. Termineremo in modo dolce, scivolando via e abbassando costantemente la pressione.
Nel caso di soggetti che mostrassero un arousal molto alto, l’ideale sarebbe iniziare ad accarezzarli velocemente per seguire il loro stato emozionale, per poi rendere la carezza a mano a mano più lenta e delicata, fino a calmare il cane. Con alcuni soggetti potremo invece avvicinarci, attendere che scenda lo
stato emozionale e, non appena calmato il cane, lo guarderemo e gli diremo “Bravo!” e, se necessario, gli daremo un premietto. Di volta in volta decideremo in base al soggetto se dargli in premio del cibo e che tipo di cibo. A volte i cani si agitano molto alla presenza del cibo, soprattutto se il premio piace molto. Per questo dovremo scegliere il bocconcino più adatto al cane. A quei cani ai quali il premietto in cibo alzerebbe troppo lo stato emozionale diremo solamente “Bravo”, con un tono di voce calmo e rilassato.